C’era una volta un lupo affamato…

“Si dice che nel bosco ci sia un lupo affamato…”.

Comincia così “Affamato come un lupo“, scritto e illustrato da Silvia Borando, edito nel 2018 dalla reggiana Minibombo, casa editrice tutta dedicata ai piccolissimi lettori e agli adulti che leggono con loro.

Un incipit che rimanda alle fiabe classiche e a quei racconti popolari dove il lupo è una creatura da temere, una presenza che si aggira nel cuore del bosco e pronto a divorare bambini indifesi.
Il lupo che ci racconta Silvia Borando in questo albo dal piccolo formato, non è da meno. E’ un lupo misterioso (lo si incontrerà solo nelle ultime pagine) dove il mistero viene alimentato dal vociferare degli animali della foresta. Lo ripeterà ad ogni incontro con gli animali la lepre “Si dice che…” per metterli in guardia del pericolo incombente.

Dopo “Il libro gatto“, “Vicino lontano“, “Si vede non si vede” e molti altri racconti dell’omonima autrice e casa editrice, Silvia Borando in questo libro ci racconta la fuga degli animali della foresta da un lupo affamato, in una corsa folle e forsennata, sotto l’esortazione (quasi allo sfinimento) di una lepre, un po’ sciocca e un po’ premurosa.

“Affamato come un lupo” è una storia basata sulle similitudini e sugli stereotipi dove i vizi e le virtù degli animali diventano ostacoli più insidiosi della fame del lupo.

Affamato come un lupo – chi scappa dal lupo?

Una lepre rosa, una lumaca gialla molto pigra, un ghiro sonnolento, un mulo estremamente testardo e una talpa occhialuta: cinque protagonisti davvero speciali. La lepre, terrorizzata dalla presenza di un lupo che si aggira nella foresta, decide di mettersi in salvo e, durante la fuga, cerca di avvertire gli altri animali del pericolo imminente.

Incontra per prima la lumaca, che però si muove con la consueta lentezza. Decisa a non perdere tempo, la lepre la prende in spalla e prosegue la corsa. Dopo aver attraversato la foresta, i due si imbattono in un ghiro: avvisato del pericolo, lui però non mostra alcuna intenzione di muoversi, fedele alla sua fama di animale estremamente pigro. Così, in un gesto di grande altruismo, la lepre, con la lumaca ancora in spalla, prende il ghiro per la coda e riprende la fuga.

L’unico che non può essere di alcun aiuto è il mulo, troppo grande da trasportare e, soprattutto, testardo come solo un mulo sa essere.

Questo libro, di dimensioni contenute, è ideale sia per una lettura condivisa che ad alta voce davanti a un pubblico di bambini, grazie alla ricchezza di spunti che stimolano l’interazione e la partecipazione. La storia è divertente e coinvolgente, con un finale a sorpresa, e si avvale di una grafica semplice e immediata, accompagnata da pagine dai colori vivaci. La combinazione perfetta per rendere questa lettura un’esperienza davvero piacevole e ben riuscita.


P.S. Oltre alla versione cartacea, è disponibile anche un’app digitale della storia, scaricabile da App Store e Google Play. Nel gioco, il giocatore dovrà guidare i quattro protagonisti attraverso deserti aridi, caverne oscure e audaci voli in mongolfiera, con l’obiettivo di portarli a un meritato picnic all’aperto, dove finalmente potranno festeggiare… alla faccia del lupo! O forse no?

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