Mi chiamo Manuela Pilloni.
Sono romana di nascita ed emiliana d’adozione: ho scelto Bologna per studiare, viverci e costruire il mio percorso personale e professionale.
Leggo da sempre. Da bambina ho scoperto il fascino delle storie tra gli scaffali della biblioteca, tra le fiabe dei fratelli Grimm, Louisa May Alcott, Roald Dahl e i grandi classici della letteratura anglosassone. Col tempo, la lettura è diventata uno spazio di pensiero, di relazione e di ascolto: un modo per fermarmi, osservare e dare senso alle cose.
Sono mamma di due bambini ed è anche grazie a loro se ho imparato a rallentare. A leggere meno, ma meglio. A tornare sulle stesse storie, a confrontarle, a lasciare che sedimentino. È da qui che nasce l’idea di tre libri alla volta: non accumulare titoli, ma scegliere, sostare, rileggere, trovare in ogni storia qualcosa che parli di noi.
Sono maestra e lavoro a scuola con i bambini. Mi piace osservare da vicino l’infanzia, rispettarne i tempi e le pause, e accompagnare i piccoli lettori portando loro storie da ascoltare e ritrovare nel tempo.
Nel 2019 ho aperto questo blog, che nel 2020 è diventato tre libri alla volta: uno spazio per parlare di libri, di infanzia e di lettura condivisa, con uno sguardo attento e senza fretta. Qui raccolgo riflessioni, suggerimenti e percorsi di lettura nati dall’esperienza, dallo studio e dall’osservazione personale.
Credo nei libri scelti con cura, nelle storie che accompagnano la crescita e nella lettura come gesto quotidiano, semplice e profondamente umano.
Se anche tu ti ritrovi in queste parole, ti invito a seguirmi in questo viaggio di scoperta nel mondo della letteratura per l’infanzia!
Manuela
Come scrive lo studioso Christopher Booker, l’impulso a raccontare storie è parte di noi fin dall’inizio dei tempi. Attraverso le parole e le immagini, abbiamo sempre cercato di mantenere viva la connessione con le nostre radici, con ciò che siamo stati e con ciò che desideriamo diventare. Raccontare (e anche leggere, aggiungo io) sono tra i modi più profondi con cui custodiamo la memoria, tramandiamo la vita e restiamo vicini come essere umani.