Dentro casa in punta di piedi

La scoperta del mondo parte proprio dalla casa, è da lì che tutto ha inizio. La casa come luogo dell’immaginario, luogo di giochi, conferme e sicurezze, fa spesso parte dei racconti dei bambini nei loro primi anni di vita. Tra le quattro mura avviene il primo contatto con il mondo.

Spesso (non sempre) la casa rappresenta un luogo sicuro per il bambino, un ambiente in cui esprimere le proprie emozioni e desideri, uno spazio in cui relazionarsi, in cui fare esperienza del mondo, a partire da un tappeto morbido in salotto.

La casa è anche il luogo dove si trascorre la notte, quando tutto tace e tutti devono dormire.

E proprio per una lettura dentro casa nel cuore della notte, vi propongo In punta di piedi (Orecchio Acerbo, 2019), un albo illustrato dalla trama avvincente e misteriosa, sapientemente illustrato dal francese Hervé Pinel, con i testi di Christine Schneider.

In punta di piedi, Orecchio Acerbo (2019)

Illustrazione tratta da “In punta di piedi” (Orecchio Acerbo, 2019)

In punta di piedi si apre con una casa semibuia nella quale i bambini anziché dormire vi si avventurano in punta di piedi. Sono a casa dei nonni, una casa signorile, enorme, una casa mausoleo ricoperta da tappezzeria, quadri, lampade e cimeli di provenienza coloniale.

“In punta di piedi, il cuore che batte, Bernardo e Clara si tuffano nella notte”

Cercando di non fare rumore, camminano per i lunghi corridoi, scendono le scale di soppiatto, si avvicinano al frigo, in un’ esplorazione notturna surreale e ricca di mistero.

La paura di essere scoperti, i bizzarri animali che appaiono pagina dopo pagina (sono reali o solo un illusione generata dalla notte?) e i rumori descritti creano suspence e voglia di avventurarsi tra le pagine.

“Accarezzano la credenza… FRUSH!
Lo sportello cigola…SCREEK!
La scatola di metallo si apre…CLAC!
Dentro, biscotti…GNAM!

Ah, sei tu! Fa’ come fossi a casa tua, Milù… Siamo forse al circo quaggiù?”

La lettura ritmata e le illustrazioni soffuse e tenebrose, ne fanno una lettura davvero accattivante sia per grandi che per piccoli.

In punta di piedi: premiato da Nati per Leggere nel 2020

Per la sezione Nascere con i libri (3-6 anni) ottiene il massimo riconoscimento In punta di piedi (Orecchio Acerbo, 2019) di Christine Schneider e Hervé Pinel, con questa valutazione da parte della giuria: “un’avventura notturna, surreale e immaginifica. Due nipoti si svegliano affamati e attraversano di notte, in punta di piedi, la casa buia e padronale dei nonni. Ne combineranno di tutti i colori. Ad interrogarsi sul loro viaggio notturno, in compagnia di una fauna davvero folcloristica, i due nonni, strambi assai. L’uso raro e favoloso del cromatismo nero accentua quel senso di meraviglia surreale, che tanto piace e sorprende i piccoli lettori”.

In punta di piedi di Christine Schneider e Hervé Pinel si è aggiudicato anche la vittoria nella sezione Crescere con i libri avendo ottenuto il maggior numero di voti da una giuria di lettori composta da bambini e bambine sul tema scelto dalla giuria per l’XI edizione “Facciamo che ci leggi una storia? Il gioco nei libri per bambini”.

Chi è Anna Gottardi?
Mi chiamo Anna, ho quasi 31 anni e sono insegnante in una scuola dell'infanzia modenese. Sono anche mamma di una bimba di due anni e da diverso tempo sono appassionata di letteratura per bambini e ragazzi, che amo proporre all'interno dei miei progetti scolastici.

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