Chi lo ha detto che un libro per essere natalizio debba per forza mostrare paesaggi innevati o alberi di natale? Che poi cosa cerchiamo in un libro “natalizio”? Un’atmosfera, un ricordo dell’infanzia, un’emozione lontana?
Wake Up Mr. B non parla di Natale, anzi probabilmente è ambientato in estate, ma la sua storia è in grado di trascinare in un passato lontano e nostalgico fatto di giochi, fantasia, travestimenti tra le quattro mura domestiche, momenti che inevitabilmente associamo al periodo delle feste, in cui il tempo per stare in famiglia è più dilatato e lascia spazio al possibile. Un albo che per certi versi mi ha ricordato “Tre piccoli pirati” di Helen Oxenbury, per la sua capacità di rappresentare il gioco simbolico e il giocare “a far finta che”.
Wake up Mr. B di Penny Dale, Walker Books London, 1988

Rosie si sveglia presto. Prova a svegliare suo, fratello, poi il papà, ma nulla, tutti continuano a dormire. Forse è domenica mattina e nessuno ha intenzione di svegliarsi presto.
“She went to find Mr. B”
“Wake up Mr. B” she said
Mr. B, il cane di casa, la segue curiosa senza esitare nemmeno per un istante e da quel momento inizia il gioco e la complicità tra il cagnone e la bambina: ora sono marinai (con tanto di retino da pesca e stivali di gomma), ora leggono insieme nella confusione della cameretta, ora sono su una barca a vela per navigare intorno al mondo.

Abbracci, risate e qualche sbadiglio (e un croccantino per Mr. B) fino a che i due non si abbandonano al sonno. Chi ha o ha avuto un cane non potrà non intenerirsi davanti allo sguardo fedele e complice del cagnone per la sua compagna di giochi.
Un albo dal sapore familiare, casalingo e dai tempi lenti, come quelle domeniche mattina da bambini in cui ci si alza presto ed è ancora tutto possibile.

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