“Il pescatore di sardine” o nell’originale francese à la peche à la sardine di Didier Mounié e Katja Enseling è un libro pubblicato in Italia da Jaca Book nel 2006.
Un libro insolito, che mi ha subito conquistato per la forte componente di denuncia etico-sociale presente nella storia. Un libro che in maniera giocosa ma non sciocca, presenta un tema serissimo: la corsa selvaggia della grande industria nell’ accaparrarsi le risorse del pianeta. A tutti i costi. Con tutti i mezzi.
Il pescatore di sardine, racconta la storia di un pescatore che ridotto sul lastrico a causa della multinazionale del pesce, perde il lavoro. La mancanza di scrupoli e la sfavillante forza della pubblicità e dei media uccidono la pesca. E non è finita: la grande industria è responsabile della sparizione delle sardine nel mare! Per l’ industria del pesce sembra essere arrivata la fine.
Cosa ne sarà del pescatore?
Il pescatore di sardine – ovvero storia di un pescatore ridotto in miseria dalla grande industria del pesce
Il pescatore di sardine è una storia reale più che mai. E’ una denuncia sociale contro lo sfruttamento senza ritegno delle risorse del mare.
A mio avviso, un libro riuscito, dal momento che gli autori, hanno saputo accostare illustrazioni colorate e giocose, ad un tema così forte, sapendolo adattare ad un pubblico di piccoli lettori dai 4/5 anni in su.
Diverse le tecniche illustrative utilizzate: dal collage, allo schizzo a matita, fino alla sovrapposizione di più livelli, elementi che rendono la narrazione incalzante e mantengono il lettore incollato alle pagine.

Un pescatore ripara la sua rete: se ci sarà bel tempo domani andrà a pesca, altrimenti dovrà aspettare che il mare si calmi.
Ma conosciamo anche il ricco armatore, che vestito di tutto punto, proclama a gran voce: tempesta o no siamo pronti a salpare, ci sono delle sardine da acchiappare!

“Per pescare le sardine
se ne inventa di tutti i colori.
Sa come attirarle.
E loro accorrono,
Con voce suadente
le affascina,
le conquista.
E loro sono tutt’orecchi.”

Le sardine, sciocche, rispondono all’adulante chiamata del casting e accorrono. Un provino per la televisione..come possono dire di no!

E’ presto fatto: le sardine finiscono in scatola, senza testa e senza coda. Che brutto scherzo per le sardine!
Ma gli affari vanno a gonfie vele. Le sardine arrivano ovunque, tutti le comprano, e in ogni angolo della città appaiono sui grandi cartelloni pubblicitari. Sono sulla bocca di tutti…

“Il ricco armatore saccheggia l’oceano. Prende in giro il mondo e non si può fare nulla.”
Il nostro pescatore, sulla sua piccola barca tenta di pescare le ultime sardine rimaste. Lui però ha un altro modo di acchiapparle…
Per catturarle racconta loro delle storie.

Questo però non gli permette di sbarcare il lunario.
Il pescatore prova a ribellarsi ma…Lo sfruttamento selvaggio del mare fa sparire tutta la popolazione di sardine. La grande industria del pesce chiude i battenti…
E il pescatore?
Al pescatore non rimane molto. Decide di aprire un negozietto di ricordi. È un piccolo successo. È tornato a vivere e a sognare il suo mare e le sardine rivivono nei suoi sogni.

Una storia piena di significato, che può aprire a tante riflessioni sul rispetto del mare e sullo sfruttamente delle risorse del pianeta.
Buona lettura!
Tre Libri Alla Volta
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