Negli ultimi dieci anni si è parlato molto del ritorno alla terra, ovvero della tendenza di molti giovani nel voler lasciare la città per scommettere sulla campagna. Non solo figli di agricoltori, ma anche ragazzi e ragazze provenienti da altri settori ed esperienze. Alle spalle, spesso c’è una laurea, conseguita in una città diversa dalla propria, le prime esperienze in azienda, fino al desiderio di tornare a casa e fare qualcosa nella propria comunità. Un po’ come ha fatto Mino, che dopo un master in food&wine sogna di tornare all’uliveto di famiglia a produrre olio e miele. Oppure come Lorenza, che dopo un lavoro come dipendente, ha deciso di rilevare i terreni abbandonati di famiglia e ha creato una piccola fattoria didattica con vendita diretta dei prodotti coltivati.
Sono stata quindi felice di sapere che Slow Food ha pubblicato in Italia (2020) un albo come questo, capace di mostrare ai bambini com’è la vita all’interno di una fattoria biologica.
Da dove arriva il cibo che mangiamo tutti i giorni? Com’è la vita di un agricoltore? Cosa si fa in una fattoria? Quando si raccoglie il miele? Cos’è una mietitrebbia? Perchè si tosano le pecore?
Un anno in fattoria: un viaggio illustrato alla scoperta di una fattoria biologica
Un anno in fattoria di Nancy Castaldo e Ginnie Hsu è un viaggio illustrato alla scoperta di una fattoria biologica attraverso le stagioni: dai tipi di fattorie esistenti, alle razze di galline più diffuse, dai frutteti agli alveari, dalla manutenzione dei macchinari alla tosatura delle pecore.
In primavera, quando le giornate si allungano e all’alba gli uccelli cominciano a cantare, scopriamo quali sono le attività del contadino e visitiamo il pollaio, imparando cosa mangiano le galline e quando avviene la schiusa delle uova. Conosciamo i macchinari e gli attrezzi agricoli che vengono usati, e poi…tutti al mercato!

In estate, i rami degli alberi sono coperti da foglie e frutti: scopriamo cos’è la fotosintesi, conosciamo le varietà di mais e le più diffuse razze bovine che si trovano in Italia. Ne conoscete qualcuna?

Siamo in autunno: le giornate sono più corte e l’aria è più fredda. Assistiamo alla raccolta delle mele, conoscendo alcune delle varietà più conosciute (come la fuji e la golden), lavoriamo in un campo di zucche scoprendo che ne esistono di tutti i tipi da quelle di forma allungata a quelle più tonde e arancioni come le new england sugar pie. E’ il momento di fare le conserve e di preparare i campi per l’inverno.

In inverno, accompagnamo l’agricoltore nelle sue attività principali: si pulisce il pollaio, si prepara la legna, si potano gli alberi, si comprano le sementi e si fa il pane in casa (in fondo all’articolo vi lascio la ricetta!)

La scansione temporale è chiara e permette ai bambini di immaginare come viene distribuito il lavoro in fattoria nel corso dell’anno, e a quali attività è chiamato il contadino. Certo, le illustrazioni di Ginnie Hsu mostrano una realtà quasi naïf, idealizzata, che forse è rappresentativa di poche, pochissime piccole realtà. Nonostante questo, è un utile punto di partenza per conoscere meglio la fattoria e avere un’affascinante visione d’insieme del lavoro del contadino!
Un anno in fattoria è una lettura appassionante e ricca di spunti per parlare di benessere animale, allevamento, sostenibilità e tutela dell’ambiente con i bambini più grandi, e per imparare a riconoscere gli animali (come mucche o galline) che si sono visti durante una gita fuori porta.
Sono tante le aziende agricole che hanno aperto le porte ai visitatori: dalla didattica ai laboratori, dall’educazione ambientale a quella del gusto. E tante sono le opportunità per visitarle con i bambini, che dall’ambiente naturale, a cui sono sempre meno esposti, possono trarre benessere e sviluppare sensibilità nuove.
Consigliato dai 4/5 anni, ma può essere letto anche prima, con la mediazione di un adulto.
E per i più golosi, ecco la ricetta del pane da fare in casa!

Rispondi