Sono Vincent e non ho paura è un romanzo per ragazzi commovente e sincero sui meccanismi psicologici del bullismo. Una lettura che è arrivata in occasione del 7 febbraio 2022 Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo e che oggi vi racconto in questo spazio.
Dopo il suo enorme successo in Germania e nei Paesi Bassi, che lo ha consacrato come caso letterario, facendolo arrivare finalista al Deutscher Jugendliteraturpreis (il premio Andersen tedesco!) Sono Vincent e non ho paura è arrivato in Italia grazie all’editore Camelozampa, con la traduzione di Olga Amagliani del testo originale nederlandese di Enne Koens.
Un romanzo in grado di rivelare cosa si nasconde dietro al bullismo: le emozioni, le paure, il rapporto con gli altri, le bugie, e come la percezione della realtà spesso cambia in funzione di ciò che si vive.
Sono Vincent e non ho paura: la trama
Sono Vincent e non ho paura è un romanzo che descrive alla perfezione i meccanismi del bullismo e le sue conseguenze psicologiche su chi ne è vittima: la convinzione di meritarsi in qualche modo le angherie, la paura che condiziona ogni attimo delle giornate, la frustrazione di non poter essere diversi da quello che si è.
Vincent, ha undici anni e ogni giorno a scuola è vittima di un branco di bulli che lo tormentano, rendendo la sua vita un inferno. Il mondo degli adulti sembra non accorgersi di cosa succede e Vincent non ne parla mai con nessuno, se non con Charlotte, la sua babysitter.
Vincent però ha un piano: tra non molto ci sarà il campo scuola, e lui, che sa tutto di sopravvivenza, ha preparato un piano segreto per fuggire lontano, che ogni giorno dopo la scuola, ripassa minuziosamente.
“Attrezzatura: scatola di sopravvivenza,
1 paio di pantaloni e giacca per la pioggia,
1 paio di pantaloni convertibili impermeabili
e traspiranti, stivali, 2 paia di calzini, 1 felpa
in pile antivento con cerniera e cappuccio, 4 mutande pulite, 2 magliette,
corda, matita, bussola, sacco a pelo, crema solare..”

Nel frattempo, in classe arriva una ragazza nuova che, noncurante delle regole, gli diventa amica e che sarà responsabile di un importante cambiamento nella vita di Vince.
Non vi svelo altro, se volete sapere cosa succede, dovrete leggerlo. Lo potete acquistare qui.
Sono Vincent e non ho paura: come sopravvivere al bullismo secondo Vince

Vincent conosce a memoria il Manuale di sopravvivenza. Non esce mai senza il suo kit di emergenza. Sopravvivere è la sua specialità. Non ha molta scelta, perché ogni giorno, a scuola, sopravvivere è la sua missione, da quando Dilan e il suo branco di bulli l’hanno preso di mira.
Nel corso della narrazione, Vincent fa il conto alla rovescia per l’inizio del campo scuola. Sappiamo che si sta preparando a sopravvivere, non sappiamo ancora cosa accadrà, ma percepiamo che quello sarà un punto di svolta, un ribaltamento, e anche Vince pare saperlo.
Per sopravvivere Vincent ha imparato a memoria il Manuale di sopravvivenza: sa come costruire un rifugio sicuro, ha imparato ad accendere un fuoco, a medicare le ferite, a cosa fare se resta senz’acqua o se si va in ipotermia.
Ma per sopravvivere Vincent ha anche un mondo immaginario popolato da animali che esprimono i suoi stati d’animo e gli fanno compagnia. Un protagonista fragile e messo a dura prova dai bulli, ma anche molto forte, grazie al mondo immaginario che si è costruito e alla presenza di una nuova persona che sembra comprenderlo e volergli essere amica.
Sono Vincent e non ho paura: lo stile
Un romanzo adatto alle ultime classi della scuola primaria, dai 9 anni in su, ben scritto, scorrevole, a capitoli e dai toni leggeri. Il tema trattato è quello del bullismo e delle sofferenze e segni che lascia, ma ciò che emerge da questo romanzo è la voglia di riscatto, la voglia di vivere, il desiderio di non soffrire più.
Nonostante si parli di un tema così delicato, non ci sono condanne, nè vittimismi: c’è solo Vincent che si prepara a fuggire, e che viene salvato dal mondo immaginario che si è costruito e dall’arrivo di una nuova amica.
In un’originale veste grafica in verde e nero creata dall’illustratrice Maartje Kuiper, che rende accattivante la lettura, e un carattere easy reading, ormai marchio di fabbrica delle proposte di narrativa di Camelozampa, Sono Vincent e non ho paura, è un libro da leggere insieme e da proporre a scuola, per riflettere insieme sul bullismo e aiutare bambini e ragazzi a sviluppare empatia e rispetto verso sè stessi e gli altri.
Vi lascio un estratto dell’ultima pagina. Buona lettura!
“Dal momento in cui comincio a parlare non ho più paura. Dico tutto quello che ho da dire, e tutti ascoltano. E’ questo che devo fare, non ho paura. Non mi preoccupo per il futuro. Non sono matto. Sono diverso, come tutti. E ho La Jas. Tutti ascoltano. La mia classe non fa volare una mosca. Racconto tutto. Tutto quello che è successo in classe. Ma anche del parco e della mia fuga di notte. Quando racconto del coltello la maestra Marlies si copre la faccia con le mani. Mi viene già più facile della prima volta che ho raccontato tutto, sulla roccia. Non ho fretta. Non mi trema la voce. Dilan tace. Anche quando parlo di lui. Dalle facce dei miei genitori, vedo che sono atterriti dalla storia, ma non dicono niente. La polizia si segna tutto. Stasera La Jas e io, canteremo: I don’t ever wanna feel, like I did that day. Take me to the place I love, take me all the way. Non voglio mai più sentirmi come quel giorno. Portami in quel bel posto, portami fino a là.”
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