Cipì di Mario Lodi e i suoi ragazzi

Settembre 2020. Finalmente si rientrava in classe: mascherati, distanziati, completamente stravolti da mesi di paura e lockdown. I miei piccoli alunni di seconda primaria, con gli occhi scintillanti di felicità, ritornavano a sedersi tra i banchi di scuola, guardando la maestra fiduciosi che tutto sarebbe tornato come prima.

Come accoglierli? Come rassicurarli?

Decido di leggere ogni giorno. La lettura, in fondo, è sempre la risposta. L’idea è semplice: apro un libro e leggo loro ad alta voce, 10, 20 minuti, mezz’ora. Ma quale libro? Quale storia? Non di certo l’ennesima storia di coronello, il virus c’è, basta ricordarcelo sempre (e stare a scuola come essere in una sezione distaccata di un ospedale ce lo ricorda quotidianamente).

Ho pensato che la storia da scegliere avrebbe dovuto riallacciare fili lasciati in sospeso, portarci in viaggi immaginari ma tanto reali, riportarci a volare mantenendoci ben piantati per terra, con le radici nella natura, tanto desiderata e amata durante i mesi di chiusura.

Abbiamo iniziato la prima elementare paragonandoci a dei semini, con il bellissimo albo Chissadove (Cristiana Valentini – Philip Giordano – Zoolibri editore). Ora i semini hanno preso strade del tutto inaspettate, corrono veloci alla ricerca di nuove avventure.

Cipì è stata la mia risposta.

Un libro del grande maestro e pedagogista Mario Lodi e dei suoi ragazzi. Non un maestro, ma il maestro. Esponente del Movimento di Cooperazione educativa, un’associazione professionale di insegnanti nata in Italia negli anni ’50 e ispirata a Freinet, Lodi è stato portavoce di una didattica laboratoriale, una scuola del fare, esperienziale. Ho amato i suoi libri, ho visto molti suoi documentari, apprezzato la corrispondenza con don Lorenzo Milani. Proprio da don Milani e dalla scuola di Barbiana nasce lo spunto della scrittura collettiva e Cipì è uno dei risultati di questa metodologia didattica applicata con alunni di scuola primaria.

“Questa storia è nata nella piccola scuola di Vho di Piadena. I ragazzi scopersero dalla finestra della classe una intensa e drammatica vita che annotarono. Diedero così vita alla favola vera di Cipì”.

Il libro si snoda in 28 capitoli, brevi, brevissimi, ognuno sorprendente.  

Nell’edizione Einaudi Ragazzi del 1992 che ho letto in classe, i capitoli si alternano a pochissime illustrazioni, anche queste realizzate dai ragazzi di Vho di Piadena.

Il libro segue la vita di Cipì un uccellino come gli altri, molto coraggioso: le sue disavventure, le sue scoperte, le amicizie, anche un mistero da svelare. La natura non fa da sfondo ma è protagonista, perché Cipì è natura. Le stagioni sono accettate anche quando creano problemi, il sole o palla di fuoco è loro amico, così come il vento, le farfallette bianche (cioè la neve), i nuvoloni brontoloni portatori di pioggia. L’uomo è l’unico elemento negativo perché cattivo, subdolo, costruisce trappole e tranelli, caccia, uccide. Tutto fa parte del misterioso gioco della natura, va accettato e rispettato, affrontato con coraggio.

Nel libro si parla sopratutto del protagonista Cipì ma anche di Mamì, Passerì, Beccodolce, Chiccolaggiù e tanti altri passeri; e poi c’è anche un gatto con gli artigli, Margherì poetessa, il sole, il vento e le nuvole, tutte le stagioni e la natura come protagonista.

Dice Lodi in un’intervista poi pubblicata sul libro “Mario Lodi, il maestro” (a cura di Carla Ida Salvati, Giunti Editori 2016): “Cipì è stato pubblicato nel ’61, cinquanta anni fa. Oggi con le sue ventidue ristampe è uno dei libri più venduti per ragazzi. Piace ai bambini perché è metafora della loro vita: scoprono il mondo reale nel quale sono immersi”.

I bambini delle mie classi hanno seguito tutta la storia nei vari capitoli con vivo interesse e sincera partecipazione. Hanno avuto un sussulto quando Cipì è caduto nel camino, fatto il tifo per l’uccellino quando stava per finire negli artigli dell’animale baffuto. E hanno asserito che non sempre disubbidire ha dei vantaggi. Si sono messi le mani negli occhi quando stava per essere colpito dal cacciatore. Hanno odiato i cacciatori che uccidono gli uccellini e creano temibili trappole e hanno fatto sermoni a zii e nonni che praticano la caccia.

Hanno pianto quando è morta Margherì, ma hanno capito il dolore provato paragonandolo al dolore per la perdita di nonni o familiari. Cipì nello stesso giorno aveva da celebrare la vita dei suoi primi 3 figli, era a metà tra esplosione della felicità e tristezza assoluta. Si va avanti. Hanno sofferto il freddo come gli uccellini che disperavano per la mancanza di cibo e mi guardavano con i loro occhietti disperati che mi chiedevano: ma quando arriva la primavera? Si è potuto così riflettere su come gli animali siano penalizzati ad affrontare l’inverno. Hanno esultato per Cipì e per la fine del signore della notte.

Che bella esperienza di lettura ad alta voce!

La lettura di questo libretto ha contagiato i bambini, di conseguenza ha contagiato i genitori e per forza i colleghi. Si è deciso di inserire Cipì al centro del nostro percorso di educazione civica, arte, scienze, inglese, storia, geografia.. un percorso multidisciplinare che ha appassionato tutti.

La lettura ad alta voce giorno dopo giorno ha innescato emozioni e sensazioni particolari.

E’ stato necessario la rilettura una seconda volta dell’intero libro per apprezzarne la grande portata. In arte e tecnologia si è anche realizzato un lapbook finale (prendendo spunto Aprendo Apprendo – laboratorio interattivo manuale) in cui si è ripercorsa l’intera trama e sono state rivissute tutte le emozioni.

Dai bambini di Vho di Piadena i miei alunni hanno raccolto il testimone, tanti hanno chiesto questo libro come regalo di Natale o del compleanno ed è stato anche regalato ad amici e parenti.

I fili lasciati in sospeso dal lockdown si sono legati forte forte al cuore e sono sicura che varcheranno altri confini. E Cipì entrerà in altre classi e si intreccerà con altre storie.

Chi è Simona Tondo?
Sono Simona Tondo, insegnante nella scuola primaria a Lizzanello, provincia di Lecce e mamma di due gemelline di 7 anni.
Laureata in Scienze Pedagogiche e Scienze della Formazione Primaria. Da circa 10 anni mi occupo di letteratura per l'infanzia e promozione della lettura a scuola e fuori dalla scuola. Ho frequentato corsi con Nati per Leggere, AIB, Hamelin, Artebambini e Accademia Drosselmeier. 

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