Il gigante Osvaldo (2021) è il primo albo dall’illustratrice Eleonora Simeoni. Un albo che – scrive Eleonora nel biglietto di introduzione che accompagna il libro, tratta temi delicati, come la diversità, l’inclusione, il sogno. E in effetti, ammirando la potenza del segno che emerge dalle tavole di questo albo, ci sembra un po’ di sognare.
Il gigante Osvaldo, nasce come progetto di tesi in “Fumetto e Illustrazione” (2020) all’ Accademia di Belle Arti di Bologna. Un progetto che ha trovato seguito nella pubblicazione dell’albo da parte della casa editrice Bohem Press. Un meraviglioso traguardo, il primo di una promettente carriera per Eleonora. Sono sicura sentiremo ancora parlare di lei in futuro!
Il gigante Osvaldo (2021)

Nel cuore di un’isola vulcanica, deserta e silenziosa, sorge la città di Bottone, conosciuta in tutto il mondo per la fama dei suoi cappelli, pregiatissimi, confezionati dalle sapienti mani dei suoi abitanti. I bottoniani, così si chiamano gli abitanti di Bottone, si dice siano i migliori artigiani al mondo e i più grandi produttori di cappelli: confezionano cappelli di qualsiasi forma e colore, cappelli a punta, a cilindro, cappelli con pietre preziose, cappelli per signore e per signori, cappelli per tutti i giorni e per tutti i gusti.
Tutti a Bottone, lavorano sodo e incessantemente, per creare i migliori cappelli mai visti. La città di Bottone, nonostante le apparenze, è però una città che non dorme mai, una città in cui gli abitanti non sognano più. Il re di Bottone infatti è avido e obbliga i suoi cittadini a lavorare senza sosta, proibendo loro il sonno e la bellezza dei sogni.
“ La produzione di cappelli non può fermarsi!” pensa il re dall’alto del suo trono.

Ma un giorno, giunge a Bottone, Osvaldo, un gigante bambino, dall’aria mite e malinconica, le spalle curve e lo sguardo sognante. Osvaldo gira il mondo con il suo carillon, liberando i sogni sulle città silenziose e addormentate. Gli abitanti di Bottone lo cacciano in malo modo, ma i bambini sono affascinati dalla sua macchina dei sogni, hanno voglia di ballare e di lasciarsi cullare dalle note dolci e argentate di Osvaldo.
Gli uomini di Bottone spingono Osvaldo fino alle porte del regno: non c’è posto per il gigante nella loro città.
Osvaldo trova rifugio e conforto in un bosco, sotto la luce argentea della luna, tra il silenzio degli alberi. Dal suo carillon, come mosso da brezza leggera, inizia a liberare sogni a forma di pesce dalla sua giostra. Con lo sguardo sognante e fiducioso, quello sguardo di chi coltiva ancora un barlume di speranza nonostante la delusione, attende.
Quella notte, finalmente, gli abitanti di Bottone spengono le luci e si abbandonano ad un meraviglioso profondo sonno.

Il gigante Osvaldo, gigante mite e sognatore
Affascinante è la figura di Osvaldo, creatura mite, malinconica, sognatrice. Un gigante buono allontanato da tutti, che però non perde la fiducia negli uomini, e con risolutezza, sceglie di donare loro il regalo più bello, il sogno. Osvaldo è anche uno straniero a Bottone, e viene scacciato per il suo essere diverso: la sua è una diversità fisica, ma anche di pensiero.
In questo albo, l’unica presenza di testo si ha nelle prime pagine, in cui la Simeoni ci conduce fino alla soglia della storia, lasciandoci scoprire da soli cosa accade.
Meravigliose le illustrazioni, dalla forte carica onirica. Per realizzare le tavole, Eleonora ha fatto un uso predominante dell’acrilico, con dettagli e sezioni realizzate a china. Lo sfondo, invece, è stato creato con una tecnica a rullo, che conferisce alle tavole un effetto materico.
Il gigante Osvaldo è un libro per bambini e per adulti, con uno sguardo profondo sull’appartenenza e sulla fiducia negli uomini. Consigliato a qualsiasi età.
Ringrazio Eleonora per avermi mandato il suo libro!
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Tre Libri Alla Volta
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