Mollan un giorno con la nonna (2021), dopo oltre vent’anni dalla prima pubblicazione in Svezia, è finalmente arrivato in Italia grazie ai tipi di Lupoguido e alla traduzione di Laura Cangemi. Oltre a questo titolo anche Mollan in cucina (2021). Scritto e illustrato da Lena Anderson, autrice svedese, già nota per TempeStina e Linnea nel giardino di Monet.
Una storia, quella di Mollan, adatta ai lettori più piccoli, per i meccanismi narrativi semplici che vedono il susseguirsi di sequenze di azioni, conosciute dai bambini, e la sua struttura circolare.
Lena Anderson nasce a Kungsholmen a Stoccolma, il 27 maggio 1939. Intraprende ancora giovanissima la sua carriera di illustratrice. Dal 1954 al 1956 frequenta i corsi serali della scuola superiore d’arte, artigianato e design. Entra nel mondo giornalistico nel 1955 e impara la grafica “per la strada lunga”, diventando art director nel 1964. Nel 1971 passa all’attività freelance e nel 1972 esordisce con C’era una volta una bambina di nome Amanda. Da più di quarant’anni lavora come illustratrice e scrittrice, creando personaggi noti come Linnea, Maja, TempeStina, Pignolino e Mollan.

Mollan è una bambina come tante, che a volte si ferma a dormire a casa della nonna. Cosa fanno le due tutto il giorno insieme? Quello che farebbero tante nonne e nipoti. Né più né meno. Si alzano, fanno colazione, escono a passeggiare, cucinano, lavano i piatti, leggono una storia. In questo albo, assistiamo ad un racconto per immagini del quotidiano, a quei gesti semplici e spontanei, che per i bambini assumono l’importanza e le sembianze di un rituale.
Mollan come tutti i bambini, ha piccoli oggetti personali fatti a sua misura, che mostra orgogliosamente a noi lettori: una tazza (rossa a pois), un piccolo asciugamano, una seggiolina, un piatto tutto suo: qui la Anderson ce lo racconta come se a puntualizzarlo fosse la stessa protagonista, che sempre paragona i suoi oggetti con quelli della nonna.

Il testo è minimo, e accompagna le illustrazioni come se fosse un’etichetta. Affascinante la scelta del doppio font, stampato e corsivo. Il testo in stampato, presente nella pagina in alto, dà movimento alla narrazione, scandendo i momenti della giornata. Il testo in corsivo funge da nomenclatura, con eccezione della prima e dell’ultima pagina in cui viene usato per dare il buongiorno e la buonanotte alle due protagoniste.
Una narrazione che procede per sequenze di azioni ben definite, comprensibili anche dai lettori più piccoli, come tutte le protostorie (storie in cui c’è un unico protagonista che compie delle azioni). La struttura è circolare: la storia si apre con Mollan e la nonna che si alzano dal letto, e si chiude con le due protagoniste che vanno a dormire.
Un albo dal formato quadrato, di piccole dimensioni, in cui le illustrazioni si stagliano su foglio bianco, come se fossero dei piccoli camei. Le illustrazioni, realizzate con tratto fine e pulito, e i colori tenui, rassicurano e accolgono il lettore nella storia.
Un personaggio, quello di Mollan, in cui è facile identificarsi, per il suo modo spontaneo di essere bambina, per farci entrare nel suo universo infantile, con simpatia e leggerezza.
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